Con le lenticchie della buona fortuna e l'intimo rosso a Capodanno, avremo sicuramente un ottimo anno
Buongiorno Buongiorno!!
Siamo giunti ormai alla fine di questo 2017. Oltre ogni
aspettativa, per me, questo è stato un buon anno.
Adoro questo momento dell’anno in cui si tirano le somme, si
riflette su come sono andate le cose, se sono andate queste cose, cosa abbiamo
fatto, cosa ci è capitato di buono, cosa abbiamo imparato.
Ovviamente non può mancare la parte di pianificazione per il
nuovo anno!
Buoni propositi
Si sa anche, però, che spesso i buoni propositi, già il 15
gennaio, ce li siamo scordati perché siamo stati risucchiati dalla vita di
tutti i giorni.
Da Spoleto con dolcezza, il Natale con Attorta e Crescionda sarà una certezza
Buongiorno Buongiorno!
Con i fiocchi di neve che cadono morbidi e copiosi dal cielo, vi porto due dolci tipici della tradizione di Spoleto. Per questo devo ringraziare il ragazzo di Spoleto del ricevimento, che ci ha portato queste torte direttamente dalla sua terra. Devo ringraziarlo anche perché in questo modo mi ha dato del materiale per questo post ... ero forse un po’ a corto di idee.
E poi, diciamocelo, un dolce non si rifiuta mai.
BTW, state seguendo i miei 25 days of Cri-mas sulla pagina Facebook? Ogni giorno, fino a Natale, un post vi terrà compagnia con tante idee per prepararvi alle feste di Natale!
Finito il momento di pubblicità gratuitamente offerto da Cristina, torniamo a parlare di cose serie.
Il ciclo mestruale perfetto con il ciclo dei semi: lino, sesamo, zucca e girasole per una salute al femminile
Buongiorno Buongiorno!
Oggi articolo interamente dedicato alle mie lettrici. Lettrici, femminile plurale.
Why?
Beh credo che già dal titolo si possa aver capito, e anche perché quando parliamo di “argomenti da donne”…. Pensate che parliamo del nuovo punto croce per lavorare a maglia?
Anche no.
Oggi, infatti, parliamo di ciclo mestruale.
Contente l’entusiasmo, per favore!
Ma parleremo di questo argomento da un prospettiva diversa, quella del cibo.
Io ho sempre pensato che il cibo possa essere la nostra medicina, e con l’argomento di questo post ne ho la riprova.
Il te delle 5: un’occasione per sorseggiare del buon te e passare del tempo di qualità con chi preferiamo
Buongiorno Buongiorno!
Ormai con l’autunno in full swing, posso dare libero sfogo alla mia ossessione per le bevande calde. Magari non lo sapete, ma ogni sera, il mio rituale dopo cena e pre-nanna prevede: pigiama, televisione, occasionale coperta e tisana fumante tra le mani.
Bere qualcosa di caldo mi prepara già al tepore delle coperte che mi aspettano e in più è una coccola che mi concedo a fine giornata. Qualcosa solo per me.
Se alla sera bevo per lo più tisane a base di erbe, il te lo lascio ad altri momenti della giornata, come la mattina a colazione o al pomeriggio, quando posso utilizzare l’effetto energizzante della caffeina.
In questo momento mi sono impuntata con il te delle 5. Mi piacerebbe fare un’esperienza con i fiocchi in un salotto inglese. Con tanto di cibo zuccherino e goloso. Al bando la dieta!
Ed ecco che è subito diventata una voce nella mia bucketlist.
Cioccolato per il cuore: solo se fondente e con olio EVO
Buongiorno Buongiorno!
Hai letto il post relativo alla Cena con il Cuore?
No, dici?
Prima di procedere, ti consiglio di leggerlo. Te lo lascio qui.
Per voi che l’avete letto, avrete notato che il dolce era un tortino al cioccolato con olio EVO (Extra Vergine di Oliva).
Io non ho mai usato l’olio EVO nella preparazione di dolci perché l'ho trovato sempre troppo invadente.
Nel tortino al cioccolato, comunque, l’olio era sapientemente dosato e non si sentiva. Forse anche grazie al cioccolato.
Il caso ha voluto che m’imbattessi in un'articolo che riportava una pubblicazione scientifica di come il cioccolato fondente all’olio di oliva faccia bene alla salute.
The day after: cena senza glutine, senza lattosio e per uno stile di vita sano al Giardino Segreto del Boscolo Venezia
Buongiorno Buongiorno!
Come richiesto, da chi sa di avermelo chiesto, oggi sono
molto felice di poter condividere con voi quella che è stata la cena alla quale
ho partecipato ieri sera.
Se mi seguite qui o su Facebook, saprete che venerdì 13
ottobre, una data un programma, nell’hotel dove lavoro, c’è stata un cena in
tema vegano, celiaco e intollerante al lattosio.
Si, tutto in uno.
Vuoi che io non partecipi??
Allora proprio non mi conosci.
Sono curiosa come una scimmia e quando mi dai la possibilità
di provare nuovi prodotti e nuovi stili di cucina, io sono al settimo cielo.
Sono curiosa di capire che cosa spinge le persone a compiere
determinate scelte, parlando di vegani, o cosa trovano al mercato le persone
che hanno intolleranze come quella al lattosio o la celiachia.
Sono curiosa di scoprire che cosa hanno creato le aziende
per andare incontro alle persone che non possono mangiare formaggio, yogurt
alla mattina, la pizza o un semplice toast con burro di arachidi e marmellata.
Sono curiosa di provare qualcosa di nuovo, qualcosa di
diverso, qualcosa che possiamo integrare anche noi “normali” nella nostra dieta
per renderla più varia e colorita.
Quindi eccoci qui, the day after.
Partendo dal presupposto che io non sono scettica e che il
13 lo considero
Germe di grano: piccolo ma portentoso, solitamente scartato ma oggi rivalutato. Ottimo per la salute di pelle e capelli, sistema immunitario e sistema circolatorio.
Buongiorno Buongiorno!
Sono ormai in fissa con questa citazione da una settimana.
Perché direte?
Non lo so, in qualche modo calza a pennello il mood del momento, come sta andando la mia vita e il mio pensiero.
Ogni giorno che abbiamo a disposizione è come un regalo. Non va sprecato con persone che non hanno molto da offrirci o facendo cose che non ci piacciono. Cerchiamo sempre di trovare qualcosa che ci faccia sorridere.
Volete un esempio?
Ve ne do due.
Provengono entrambi dal contatto che ho con le persone che incontro in albergo.
1. Una coppia di americani, di cui lui messicano, erano seduti davanti alla cantina dei vini. Lui vede il vino Passito. Me lo indica e mi fa: “ Passito?” mi guarda e...
Protocollo alla "Cristina" per combattere i malanni stagionali con rimedi naturali: propoli, echinacea, fumenti, pediluvi e tisane!
Buongiorno Buongiorno!
Torno oggi con un altro articolo, ispirato dal passato primo raffreddore che ha inaugurato la stagione.
Dovete sapere che quando è stagione di infulenze varie, io entro in modalità Sheldon Cooper e il raffreddore.
Ovvero esce la mia parte ipocondriaca.
Alla fine, il mal di gola e il raffreddore colpiranno inevitabilmente anche me, per quanto cerchi di evitarlo.
Ecco che con dei piccoli accorgimenti cerco di arginare i danni.
Quando posso cerco sempre di usare rimedi naturali, anche perchè il virus del raffreddore che ci colpisce è uno su 200 specie che esistono e non ci sono medicinali specifici.
Guai a voi se usate antibiotici per il raffreddore!!
Gli antibiotici servono per i batteri e non per i virus.
Food Friday: quando la cena è 5 portate degustazione di puro piacer per il palato e l'anima
Il 13 settembre è stato il mio compleanno. Se mi conoscete, saprete che non sono molto materialista.
O almeno lo sono diventata.
Per me è molto più importante il momento, l'esperienza, il poter creare un ricordo e condividere con qualcuno qualcosa.
Così alla domanda: "Cosa vuoi per il compleanno??????" io ho risposto: "Una cena in un ristorante come si deve".
Allora è incominciata la ricerca di un posto che rispondesse ai miei criteri: esperienza culinaria, possibilmente a Venezia, senza lasciare li una mia paga da stagista.
Esperienza culinaria vuol dire cucina di un certo livello. Vuol dire mangiare non per rimpirsi la pancia, ma per nutrire la mente e l'anima.
Secondo me bisogna sentirsi di entrare in ristoranti di questo tipo e fare questo tipo di scelta.
Bene il mio momento è arrivato.
Dietro suggerimento di una mia compagna di corso, abbiamo prenotato un tavolo al ristorante Local a Venezia.
Di primo acchitto l'accento va sulla O, per cui la pronuncia sarebbe all'inglese.
In realtà, il nome è nato l'accento sulla A, per cui si ottiene una parola tipica Veneziana che indica un luogo dove mangiare in compagnia.
Appurato questo, passiamo alla parte succulenta della serata.
Glutine: celiachia e sensibilità al glutine o intolleranza. Cosa accade al nostro organismo? Gluten free è solo moda del momento o ha un fondo di verità?
Buongiorno Buongiorno!!
Da una triste e uggiosa Venezia, con un incipiente mal di gola da “guarda che l’estate è finita”, vi parlo del glutine.
Ormai parlare di glutine è come parlare di prezzemolo. Bene o male è in mezzo ovunque. Soprattutto per chi ogni giorno è in contatto con centinaia di persone che vogliono mangiare.
Mi riferisco alla mia sfera personale. Lavorando al servizio colazioni di un hotel a Venezia, spesso ci sono persone che richiedono prodotti senza glutine.
Se li richiedono vuol dire che hanno realmente problemi a mangiare il glutine.
Se però dedichiamo un angolo del buffet ai prodotti senza glutine, nel giro di due giorni abbiamo finito le scorte.
Come è possibile?
Mangiare senza glutine è la nuova moda? Evitiamo il glutine perché ci fa ingrassare?
Food Friday: chocolate chip cookies sani, senza glutine, lattosio e zuccheri raffinati
Ciao a tutti ragazzi!
Oggi vi propongo questa veloce ricetta per dei biscotti al cioccolato di Sarah Stevenson, meglio conosciuta come Sarahs Day su YouTube.
Una ragazza australiana che nel suo canale parla di allenamento e alimentazione.
Vuoi che io me lo perda?
E' un personaggio molto simpatico e i suoi video mi piacciono molto.
Nonostante il suo allenamento sia principalmente cardio e body weight, e la sua dieta sia paleo, cose che io personalmente non condivido, questa ricetta di biscotti è buona per tutti.
Essendo biscotti paleo, la farina di base è quella di mandorle.
Perchè?
Se paragonata alla farina di grano, quella di mandorle:
Farina di mandorle
E' senza glutine
Non è un cereale
E' ricca di proteine
Povera di carboidrati
Ha 7 volte la quantità di grassi buoni
E' ricca di micronutrienti quali potassio, magnesio, calcio
Ha un ridotto indice glicemico
La ricetta non ha delle dosi precise, ma si può benissimo riprodurre.
L'altro ingrediente secco è la farina di cocco. Anche questa farina è ottima per una dieta paleo perchè è ricca di grassi, non è un cereale, ha molte fibre, non ha glutine,
Sempre legato al cocco, in questa ricetta abbiamo lo zucchero di cocco.
Qui non credo sia facile da trovare. Magari molti pensavano nemmeno esistesse.
Ebbene si, esiste!
E si ottiene dalla linfa dei fiori di cocco.
Ha un ridotto indice glicemico, ottimo per chi si allena
E' ricco di micronutrienti
E' un dolcificante naturale
E' naturalmente privo di glutine
Zucchero di cocco
A completare la lista degli ingredienti secchi abbiamo la vaniglia, il lievito, la cannella e cioccolato in scaglie.
Per gli ingredienti liquidi abbiamo:
Olio di cocco, miele, sciroppo di riso, un uovo.
Unisci gli ingredienti secchi a quelli liquidi, mescola bene, forma delle palline e cuocile in forno per 15 minuti a 180°.
Perchè sono biscotti sani?
Perchè sono ricchi di proteine
Senza allergeni quali lattosio e glutine
Non avendo zucchero puro ma altre forme di dolcificanti naturali non alzano la glicemia troppo rapidamente
Ci sono molti grassi buoni mono e poli insaturi dati dalle mandorle e dal cocco
La cannella riduce l'indice glicemico, è antisettica, e antibatterica
E' vero che ci sono molti ingredienti che noi non abbiamo, ma possiamo benissimo sostituirli.
Ad esempio:
La farina di mandorle possiamo farla noi frullando le mandorle
Al posto dello sciroppo di riso possiamo usare l'agave
Al posto dello zucchero di cocco lo zucchero di canna, mascobado
Certo, il risultato non sarà lo stesso da un punto di vista nutrizionale, nemmeno di gusto, se vogliamo, ma l'idea è semplice e carina.
Vi consiglio di guardare qualche antro video di Sezzy, come si soprannomina Sarah, e vedrete che sarete in ottima compagnia!
Spero come sempre di avervi incuriosito e di avervi fatto scoprire cose nuove.
La psicologia del mangiare: mangiare non vuol dire solo ingerire cibo, è un processo psicologico che comincia da prima di sederci a tavola e decidere cosa mangiare.
Buongiorno Buongiorno!!
Oggi bando alle ciance, ho una cosa interessanterrima da condividere con voi.
Grazie alla mitica Ire, oggi vi parlo della psicologia del mangiare.
Sisi, avete letto bene.
Dopo aver ascoltato un podcast su questo argomento andando al lavoro, ho subito pensato di dover condividere con voi questo argomento.
Ero talmente affascinata che non mi rendevo conto di quello che mi accadeva attorno, e il tragitto casa-lavoro è volato in un secondo.
Se io vi dicessi che quello che noi mangiamo è solo la metà di ciò che serve per una buona alimentazione, voi cosa mi rispondereste?
Food Friday: S'more, il dolce da campeggio, un piacevole ricordo dell'America e una coccola calda nelle serate autunnali
Buongiorno Buongiorno!
Oggi ho per voi una calda coccola autunnale.
Calda? Autunnale?
Cristina, ma hai sbattuto la testa forte su uno spigolo o che?
Siamo al 25 Agosto con 28° alle sei di sera.
Beh, in mia difesa posso dire che il 10 Agosto negli USA è la giornata internazionale degli s'more, quindi....
Alzi la mano chi non ha la più pallida idea di cosa sto parlando.
Allora, come sapete, Food Friday era nato per condividere le ricette che ho scoperto nella settimana. Poi in questa rubrica condividevo le giornate nazionali del cibo.
Ora unisco queste due cose.
Vi porto la ricette di Lauren Toyota, di Hot For Food: Tacos Vegani con S'mores.
Dovete sapere che negli USA, è usanza arrostire i marshmallow sul fuoco, chiuderli tra due biscotti secchi con magari dei cubetti di cioccolata.
Mentre si arrostisce il marshmallow, si mettono i biscotti con il cubetto di cioccolata su un sasso vicino al fuoco in modo che si scaldino e che il cioccolato si sciolga. Quando il marshmallow è bello caramellato, si mette tra i biscotti.
Si prega di non ustionarsi la lingua, e si affonda un morso in questa bomba calorica.
Tra il croccante del biscotto, il soffice e cremoso del marshmallow e il glucosio che strabocca da tutte le parti, questo dolcetto ti mette subito di buon umore.
Ho provato per la prima e unica volta a fare questi s'more quando ero in vacanza in un ranch in Colorado.
Da quel momento, ogni anno, quando arriva Settembre e alla sera la temperatura si abbassa, sogno sempre di poter accendere un fuoco, sedermici attorno e arrostire qualche marshmallow.
Qui a Venezia, ovviamente, non è così semplice accendere falò.
Così, l'anno scorso, con mio papà abbiamo preso un vaso di terracotta con la carbonella per accendere un fuoco, misero!, in giardino e fare sti benedetti s'more.
A parte essere stati divorati dalle zanzare, siamo riusciti a fare solo 2 s'more di numero. Uno a testa.
Evidentemente dobbiamo affinare la parte di fuoco, accensione e mantenuta.
Se la cosa vi incuriosisce, ma anche voi con il falò non ci andate appresso, nessun problema!
Lauren Toyota vi propone una ricettada fare a casa, usando solo il forno e il fornello di casa.
Hot For Food - Vegan S'more Tacos
Vi dirò, bello e allettante, nulla da dire.
Ma secondo me il bello degli s'more è proprio quello di arrostirli sul fuoco.
Come si dice a Venezia, in mancanza dei gamberi sono buone anche le zampe.
I supermercati Americani, durante il periodo estivo, vendono biscotti, cioccolato e marshmallow tutti nella stessa sezione.
Sembra che il nome s'more derivi dalla contrazione di some more quando si ha la bocca piena.
Some more perchè come le ciliegie, uno tira l'altro.
I biscotti originariamente richiesti dalla tradizione sono i graham crakers, i biscotti di farina integrale. O, per i comuni mortali, le Digestive vanno bene.
Noi avevamo fatto la prova con i classici Oro Saiwa e la cioccolata fondente.
Graham Crakers
Non tutti i marshamallow si prestano per essere arrostiti. Ad esempio, quelli colorati non vanno bene. Bisogna stare attenti e leggere sulla confezione.
Io li ho trovati al Panorama. Erano venduti con il bastoncino di legno!
Barbecue Marshmallow
Arrostire marshmallow attorno al fuoco rimarrà per sempre nella mia bucketlist delle cosa da fare nella propria vita.
Spero di avervi incuriosito a provare questi s'more.
Che le facciate a casa o in campeggio, assicuratevi di essere in buona compagnia.
Ogni esperienza fatta attorno al cibo diventa una bella esperienza.
Sale Maldon: quando il sale marino è a fiocchi, è vita e salute
Buongiorno buongiorno!
Forse dovrei dire buonasera buonasera, dato che sono le 17 di lunedì 21 Agosto.
Dopo una produttiva giornata al lavoro, passata in ottima compagnia dei miei colleghi, mi sono ritrovata alle 2.30 del pomeriggio a mangiare calamaretti al nero di seppia fritti con sale dolce Maldon.
All’inizio pensavo che lo chef li avesse carbonizzati, per sbaglio, mentre parlava con me.
Che ingenua che sei, Cristina, mi dico da sola.
Mica vado a pensare che sono fritti con il nero di seppia!
Provate ad immaginare, questi calamaretti, neri, fritti, croccanti, adagiati su un piatto bianco, con della misticanza a decorare il piatto e scaglie bianche di sale dolce Maldon….. pura gioia per gli occhi e per il palato.
Food Friday: Crepes per tutti, dolci e salate, per colazione o cena, se impilate sono una torta veloce e alternativa
Well well, buongiorno a tutti!
E' da una settimana esatta che non ci si vede. Ho pensato di fare un po' di meritato riposo anche io. Ecco perché domenica bi ho lasciato a bocca asciutta ... o dovrei dire ad occhi asciutti ... dato che non ho pubblicato nessun post.
Come ormai sapete, venerdì vuol dire Food Friday. E guarda guarda ... proprio oggi mi sono fermata in cucina con lo Chef a fare le Crepes. Avevo finito il mio turno, mi è stato proposto di fare le crepes per la colazione dell'indomani, e perché no?
Se non approfitto ora di queste occasioni, quando mai mi capiterà?
Alla fine sono stata un'ora e mezza a fare crepes e a parlare di tutto e di più, dai miei studi, alla sferificazione, alle sostanze contenute nello staccante spray....il tempo è volato e per me è stato molto piacevole.
Quindi, cREPe diem
Crepes
Dicesi crepes:
una cialda morbida e sottile, fatta con una pastella di farina di grano o di grano saraceno. Il nome deriva dal latino "arricciato" o dal greco "avvolto".
Piatto tipico della cucina bretone, le crepes si sono poi diffuse in tutta la Francia e non solo. Canada, Belgio e sud America hanno delle loro crepes.
In realtà, ogni stato ha una sua variante delle crepes. Per fare un esempio, i pancake sono una variante, come pure le gaufre o waffles.
La farcitura è delle più varie, può essere dolce o salata.
Dolce, ottima colazione o merenda, la farcitura può essere del semplice zucchero, nutella, senza dimenticare la crema pasticcera, le composte di frutta o la crepe flambata.
Per le alternative salate, come pranzo o cena, abbiamo prosciutto e formaggio, ratatuille di verdure ed eventualmente carne.
Piccola precisazione, le Crepes salate sono fatte con farina di grano saraceno e si chiamerebbero galette.
L'impasto, semplice da fare, prevede farina, latte, uovo, sale e zucchero.
Deve essere abbastanza liquido da essere disposto sul fondo della padella.
Non deve essere troppo denso per non sembrare una frittata.
In albergo dove lavoro, le Crepes vengono servite alla mattina con crema pasticcera e confettura di arancia. Per i più golosi l'alternativa è con nutella e fragole.
Siete mai andati in Francia, in una Creperie, o in un baracchino dove fanno crepe da portare via? Avete visto con che arte fanno girare il mestolino sulla piastra e in due secondi hai in mano una crepe fumante? Io mi ricordo la scorpacciata che ho fatto in Bretagna! La mia preferita era nutella e banane.
Ebbene si, quella volta ero piccola e ingenua e mangiavo nutella!
Per quanto riguarda le versioni salate, noi a casa le facciamo spesso con radicchio e stracchino, oppure con spinaci spadellati e formaggio; melanzane al funghetto e taleggio.
L'unico limite, come sempre è la fantasia.
L'avete mai sentita la torta di crepe??
Altro non è che uno strato sopra l'altro di crepe intervallato da una farcitura a scelta. In francese si chiama Mille Crepes, quindi mille crepe in italiano. Duh