Smørrebrød: il panino danese aperto dalla tradizione alla mia dispensa
Sulla stessa onda della Quesadilla di qualche giorno fa,
oggi vi porto nelle lande danesi a conoscere lo Smørrebrød.
Io manco sapevo cosa fosse e tanto meno che esistesse. Non sono mai
stata in Danimarca quindi parlo da sognatrice e navigatrice del web.
Dato che a tutti piace sognare, viaggiare e mangiare, perché
non provare a metterci del nostro per uscire dalla quotidianità.
Prendi una sola fetta di pane di segale, spalmaci sopra un
velo di grasso animale e mettici sopra dei condimenti.
Voilà.
Avete fatto anche voi il vostro Smørrebrød: panino danese
aperto.
In realtà non è così semplice.
C’è un’etichetta specifica da seguire, regole e tradizioni
da rispettare quando si compone lo Smørrebrød.
Come fare uno Smørrebrød
Il pane è il pane di segale fatto con pasta madre e cereali.
È il pane denso, pesante, scuro, umido. Si chiama rugbrød. Secondo me è tipo il
pane di segale Pema che trovi al supermercato.
Il grasso animale da spalmare sul pane potrebbe essere
burro, grasso d’anatra o altro grasso animale. Lo scopo è rendere il pane
impermeabile ai succhi dei condimenti aggiunti sopra in modo da non renderlo
molliccio.
I condimenti sono i più disparati: pesce, carne, uova,
affettati, formaggi, salse, guarnizioni.
Il panino con l’arringa è il primo ad essere mangiato quando
è presente una degustazione di Smørrebrød.
A seguire con la degustazione si mangiano gli altri pesci e
i sott’aceti.
Si passa poi alla carne: di maiale, di manzo e in diverse
preparazioni.
Nell’ordine seguono poi i formaggi.
Nota bene che in uno stesso panino Smørrebrød non si devono
mescolare proteine di diversa origine.
Le guarnizioni sono le più disparate: cipolla, cetriolo,
pomodoro, ravanelli, pere...
Tutto questo è molto bello ed interessante. Basta avercele le
cose.
La mia versione del panino danese aperto
Io mi sono limitata a spalmare la fetta di pane di segale con hummus
di ceci, salmone affumicato e misticanza.
E l’ho mangiato a colazione. La chiamano colazione dei campioni. Con il cinghialetto Brioschi che ti guarda dall'altro lato del tavolo.
Manco a pranzo come sarebbe da fare!
Come nasce lo Smørrebrød - La storia
La storia dietro a questo panino danese aperto, Smørrebrød,
nasce nel XIX secolo, con l’industrializzazione del paese. I lavoratori non
avevano il tempo di tornare a casa per pranzo e se lo portavano dietro.
La schiscetta.
Sembra che il pane venisse usato come “piatto” in quanto
duro e raffermo e che venissero mangiati solo i condimenti. Da qui la
necessità che il pane fosse impermeabile.
Poi si sono accorti che il pane prendeva un po’ dei
succhi dei condimenti e risultava più buono.
Questo panino aperto si mangia con le posate, in modo che
non cada a pezzi e in modo da riuscire a prendere tutti gli ingredienti
presenti sopra il pane.
A quanto ho capito c’è una ricca tradizione gastronomica
dietro questo panino aperto.
Ogni famiglia ha poi la sua tradizione di ricette, toppings
e preparazioni.
È bello come una cosa così semplice, come una fetta di pane
che fa da panino, possa avere così tanta importanza e simbolismo.
Eeeh, quante cose si scoprono e si imparano, volendo.
Take care!