23 aprile 2020

Distanziamento sociale e isolamento: perché sono così difficili


Distanziamento sociale o fisico? Cosa succede quando siamo isolati? Perché la connessione tra persone è importante ora più che mai


Distanziamento sociale è un’espressione che sentiamo tutti i giorni da ormai più di un mese.
Abbiamo capito cosa vuol dire: stai lontano dalle altre persone. Per non infettarle è sottinteso.

A questo proposito l’OMS ha cambiato l’espressione in distanziamento fisico. Perché è di questo che abbiamo bisogno in questo momento.
Dobbiamo stare lontani gli uni dagli altri fisicamente per annullare la possibilità di trasmetterci questo virus.

La decisione di cambiare questa espressione nasce dal fatto che dobbiamo prenderci cura di noi fisicamente e mentalmente/psicologicamente.


Se però vogliamo fare i pignoli e stare attenti alle parole che usiamo, non è proprio giusto dire distanziamento sociale.

Dato che le parole e quello che diciamo influenzano la nostra persona, il nostro modo di pensare e di comportarci, vediamo di usarle come si deve.


Siamo esseri umani e in quanto tali siamo esseri sociali. Che lo vogliamo o no abbiamo un bisogno vitale di essere connessi con altre persone.

Non per altro si dice: se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai in compagnia.

Se vuoi ti tiro fuori anche Maslow e la sua gerarchia di bisogni da soddisfare. Per cui una volta che abbiamo acqua, cibo e un tetto sopra la testa, abbiamo bisogno di appartenenza.

amiche attorno al tavolo

Ridi e scherzi leggendo questo.
Sembra tutto molto ovvio.

Sai però che le persone che si trovano in isolamento forzato, tipo in isolamento in prigione, sviluppano seri problemi mentali e psicologici?

Nota bene che li sono proprio isolati per cui non hanno internet, non hanno la televisione, non parlano con nessuno.

isolotto nel mare

Ok, sono ad un altro livello di noi, attualmente.

Comunque è stato riscontrato che l’isolamento in queste persone provoca difficoltà nel prendere decisioni, difficoltà nel ricordare le cose, difficoltà a gestire lo stress

Le persone in isolamento sono più soggette a depressione, ad ammalarsi, ad avere allucinazioni, attacchi di panico e paranoia.

Tutto sommato, quindi, a noi va abbastanza bene. 

Abbiamo la tecnologia, i social media, la televisione, il telefono, se sei fortunato hai un animale da compagnia, la buona vecchia radio, i libri, una penna e una pezzo di carta.

persona con gatto a fianco

Ora, vedi che la televisione, la radio e i social possono avere un effetto negativo
Oh, parlano solo di morti, infettati, crisi economica, città deserte mai viste prima e bla bla bla.

Con questo non sto dicendo metti la testa sotto la sabbia e fai finta di nulla. Concediti il tg a pranzo e a cena. Aggiornati almeno su da che parte sta voltato il mondo oggi.

Per il resto scrivi ai tuoi amici, ai tuoi parenti, a persone che non senti da un po’.

A meno che non stiano facendo smart working, siamo tutti a girarci i pollici e a voltarci sul divano. 

Siamo tutti in attesa che qualcuno ci scriva per fare due parole come tutti i giorni.

mano con telefono

Mettere mi piace ad un post o commentare non vale come interazione sociale. Non ti ha dato nessun valore e il tuo amico si fa fresco con un altro mi piace.

Sii un iniziatore. Scrivi tu per primo

Se riesci a fare una videochiamata, meglio! La comunicazione non verbale è più importante di quello che realmente si dice in una conversazione. Si capiscono molte più cose e l’interazione sembra più reale.

due persone per mano


Certo, se sei sempre tu il primo a scrivere, forse una domanda te la puoi anche fare.
È vero che in questo momento si vede chi c’è veramente e chi no.
È anche vero che se la pensiamo tutti così allora non andiamo da nessuna parte.
Tutti questi cliché….

Sono certa però che sappiamo distinguere le situazioni: quando vale lasciar perdere e quando investire su qualcuno.

So there you have it. Short and sweet.

Chi sentirai oggi? Let me know :)

Take care!