10 gennaio 2019

La scienza dello stare bene AKA The science of well-being


Stare bene ed essere felici: la scienza svela cosa ci rende veramente felici, dove sbagliamo e cosa fare per essere felici


Buongiorno Buongiorno!

Eccoci qui, primo post del nuovo anno! E se osservate attentamente è in una nuova “location”…

Ebbene sì.

Dopo averci rimuginato per un po’, ho deciso di ampliare un po’ gli orizzonti di questo mio blog. Semplicemente perché io, Cristina, sono qualcosa in più di foto di piatti, ricette e curiosità riguardanti il cibo qui e li.

Anche perché, onestamente, ero rimasta un po’ a corto d’ispirazione, motivazione e argomenti.

Insomma, non sapevo più di cosa parlare. Allo stesso tempo mi dispiaceva lasciare cadere il tutto.

E così ho deciso di rendere questo blog un po’ più personale
Vorrei condividere anche altro materiale e idee che rientrano sempre nella sfera del benessere/wellness/fitness e che è comunque parte di quella che sono.


Le persone cambiano, evolvono, e credo che sia arrivato il tempo anche per quest’ altra parte di me di crescere assieme.

Spero vi piacciano allo stesso modo questi nuovi spunti e argomenti che condivido con voi.

Oggi, dato che siamo in tema anno nuovo, ho deciso di proporvi uno spunto per cambiare il modo in cui affrontiamo la vita di tutti i giorni

E non sto parlando di risoluzioni, obiettivi o simili…. Don’t worry.

Tra novembre e dicembre ho seguito un corso online della Yale University, gratis, intitolato The Science of Well-Being.

The Science of Well-Being
Se siete fedeli lettori, saprete che io sono fan di questi MOOC, corsi online gratis e non, promossi dalle università di tutto il mondo in cui si può imparare e approfondire l’argomento che più ci interessa.

Il corso: The Science of Well-Being


Così, quando mi sono imbattuta in questo della scienza dello stare bene mi sono detta, perché no. Non sembrava impegnativo, anche perché il mio cervello non voleva saperne di impegnarsi troppo.

Lo scopo del corso era mostrare cosa ha scoperto la scienza riguardo a cosa ci rende felici e cosa possiamo fare tutti i giorni per essere felici.

Sento già gli occhi che roteano e le labbra che sbuffano. Mi rendo conto che siano argomenti particolari, per cui ci si “crede” o no. 

Resta con me!

Avevo già parlato di questo corso nel post di Palermo, in merito all’assaporare un momento.

Dire che mi sono bevuta il corso è dire poco.

Essendo donna di scienza, tutto quello che è dimostrato, per me, vince a mani basse. Quindi in questo corso quello che viene raccontato è provato e dimostrato;  non è stato pensato da un hippie che un giorno si è svegliato e ha deciso che vuole la pace nel mondo.

Gli argomenti del corso


Gli argomenti che vengono trattati vanno da: le convinzioni errate relative alla felicità, cosa pensiamo che ci renda felici, perché le aspettative ci lasciano delusi, cosa ci rende veramente felici, cosa possiamo fare per essere felici.

Dategli una possibilità. Al corso.

Vi aprirà un nuovo modo di pensare. Vi farà riflettere e vi giuro che quello che dice funziona. Ci vuole costanza e perseveranza, come in tutte le cose nuove.

Molte cose mi sono state confermate, già le sapevo e le metto in pratica.

Uno spoiler sul corso? 

Il succo della questione è che dobbiamo essere meno materialisti, dobbiamo regalarci e regalare più momenti di attività da passare assieme per creare ricordi.
 

Perché quello che mi regali tu, oggetto materiale, potrei essere in grado di comprarmelo anche io, ma i ricordi che si creano facendo qualcosa assieme, il tempo trascorso facendo qualcosa di nuovo o di diverso, da sola, non posso comperarmelo.

E’ anche vero, però, che spesso regaliamo qualcosa che magari la persona non si sarebbe mai presa perché magari è uno sfizio superfluo e quindi fa piacere anche quello.

Pensate che io, l’anno scorso, alla mia migliore amica, ho regalato il mio tempo, un blocchetto di attività che mi proponevo di fare e mettevo a disposizione per quando ne avrebbe avuto piacere.



E’ stupidotto, messo così, lo so, ma il tempo è qualcosa che non torna più indietro, e dedicarlo a qualcuno secondo me, non è un gesto da poco.

Poi ovviamente sta alla persona che lo riceve capire e apprezzare.

Se vogliamo dirla tutta, questo ci rende doppiamente felici.
Siamo felici nel momento in cui facciamo questa esperienza/avventura, ma siamo felici anche dopo quando ci ripensiamo a quello che abbiamo trascorso.

Vi do un altro esempio? Riguarda la gratitudine.

Ora mi fermo qui altrimenti non avete più motivo per andare a vedere il corso!

E come sempre, fino alla prossima,

Buona vita!