Anno nuovo è sinonimo di lista di obiettivi e buoni propositi. È uno strumento utile oppure no? Io, per quest’anno, passo … credo
Buongiorno buongiorno!
Vi scrivo da una bellissima Venezia, soleggiata, fredda,
asciutta. È una di quelle giornate che ti riempiono di energia e voglia di fare
anche se ti si congela la punta del naso.
Argomento di oggi, dopo questo interminabile gennaio 2019, è
la lista dei buoni propositi e degli obiettivi che ci prefissiamo con il nuovo
anno.
E che per comune parlare ora di febbraio ci siamo già
scordati o abbiamo già fallito.
Non sono qui per parlare di come scegliere gli obiettivi e i
buoni propositi, i goal che volete raggiungere, se dovete seguire il modello
SMART o no.
Non sono nemmeno qui per fare compassione o pensiero comune….che
tanto a febbraio abbiamo già sgarrato, non siamo dove avremmo dovuto essere,
quali buoni propositi, scusa?!
Fissare degli obiettivi e pianificare le azioni da seguire
per raggiungere un proprio obiettivo nella vita sono cose che per me, al
momento, non vogliono dire molto.
Con questo non voglio dire che sono già dove vorrei essere,
che non ho bisogno e sono superiore a queste cose.
PER COME E' INIZIATO L'ANNO, GUARDA.... A LOURDES DOVREI ANDARE.
Dico solo che in questo preciso momento della mia vita non
ho ancora ben capito cosa voglio fare da grande.
Soprattutto, però, parlo guardando indietro all’anno appena trascorso
e a come è andata a finire la lista dei buoni propositi.
Perché l’avevo fatta, per il 2018, e a fine anno, quando
l’ho ritrovata, mi ero pure scordata di averla fatta!
I miei buoni propositi per il 2018 comprendevano:
- provare un nuovo allenamento/palestra/corso ogni mese
- leggere ogni giorno 10 pagine di un libro
- pubblicare ogni settimana sul blog
- scrivere ogni giorno 3 cose per cui sono grata
- seguire un regime prevalentemente vegetariano
- riconnettermi con un vecchio amico
Potrei continuare ancora per un bel po’ …. Ma la lista dei
fallimenti sarebbe troppo lunga. O meglio, la lista delle cose che “davvero
avevo pensato questo?”.
La realtà nel 2018:
Chiaramente non ho scritto un post ogni settimana, manco
ogni mese se è per questo!
Ho fatto una lezione di Crossfit, mi sono allenata in McFit
e alla John Reed. E gli altri 9 mesi?
Ho mangiato tartare di carne, hamburger e una fantastica
cena a base di solo pesce che chiaramente non rientra in quello che avevo in
mente, e nemmeno nel mio solito stile alimentare.
Non mi sono messa in contatto con vecchi amici.
Devo continuare?
Credo che si sia capito l’andazzo.
Questo non vuol dire che sia delusa di me stessa perché non
ho rispettato i propositi che mi ero prefissata.
Invece sono successe talmente tante cose, belle, che non
avevo pianificato perché non avrei mai immaginato potessero accadere.
Solo adesso, riguardando indietro a quello che è stato il
2018 nel complesso, posso tirare le somme e in qualche modo partire da qui per
farmi un’idea di quello che potrebbe essere il 2019.
Ho cambiato 2 posti di lavoro ed erano talmente fuori dal
mio immaginario e dalla mia zona di comfort che prima del servizio mi veniva da
vomitare per quanto ero nervosa e a disagio.
- Sono state le migliori esperienze/scelte/opportunità che avessi mai potuto fare.
- Di certo non avevo in programma di cambiare lavoro, nemmeno di finire a lavorare al bar venendo da un ristorante fine dining.
Sono stata al Rimini Wellness, a Palermo e a Roma. In
quest’ultima da sola, abbandonata a me stessa.
- All’inizio dell’anno mai avrei pensato di avere l’opportunità di fare questi viaggetti. O alcun tipo di viaggio. Semplicemente perché sono scaturite dai cambiamenti che sono avvenuti e che non avevo in programma.
Perchè non faccio buoni propositi per quest'anno
Il succo della questione a cui sono giunta è anche il motivo
per cui per quest’anno ho deciso di non fare risoluzioni.
Non so cosa mi riserva il futuro.
Possono accadere tante
cose inaspettate che mi permetteranno di fare e provare nuove esperienze alle
quali non ero pronta.
L’unico buon proposito che mi sento di ripropormi anche per
quest’anno è: dire di si più spesso, accettare nuove proposte fuori dal mio
ordinario e rischiare.
Al massimo sbaglierò, sarà un fallimento, mi rifiuteranno ….
Ma almeno non vivrò con il rimorso del “e se invece” e saprò di aver fatto di
tutto per quello in cui credevo.
Soprattutto, impara a goderti il percorso e non pensare
sempre a come sarà bello alla fine.
Perché quando ci arriverai, alla fine, e ti
guarderai attorno dirai “e adesso?”.
La vita accade quando siamo impegnati a fare altro (inseguire l’obiettivo), ma ce ne rendiamo conto troppo tardi.
Un altro motivo che mi spinge a non pianificare obiettivi è
il guardare indietro alle cose non raggiunte e sentirmi un fallimento.
Basta
una giornata un po’ storta e andare giù per quel buco è un attimo. E fare la
vittima con gli altri e con se stessi è facile e ci fa sentire al centro
dell’attenzione.
Oppure, gli obiettivi che ci prefiggiamo e non raggiungiamo,
non sono veramente nostri, ci vengono “imposti” dalla società o dai nostri
amici con cui ci confrontiamo. Non li sentiamo nostri, siamo a disagio, e li
snobbiamo.
Quindi, anche per quest’anno, il mio unico obiettivo è:
esistere.
Nel presente.
Prendere le cose come vengono, dare il meglio, fare
quello che mi piace ma allo stesso tempo accettare nuove sfide. Questo in ogni
aspetto: lavorativo, salute, fitness, amici, vita, famiglia…
Impara a capire cosa fa per te e cosa no. Sarà sicuramente
diverso dagli altri.
Magari hai l’amico che ogni giorno si allena alla mattina
appena sveglio, quello che non sgarra mai con i pasti sani, quello che ogni
momento è buono per uscire alla sera e fare festa, quello che sa cosa vuole
fare da grande e sa i passi che deve fare per arrivarci, quello che prende e
parte con lo zaino in spalla per un mese.
Invece dei buoni propositi o obiettivi....
Se hai una idea, folle o banale, una cosa che vorresti fare,
falla, condividila con qualcuno, magari si uniranno a te e magari finirete per
fare tutt’altro. Già l’averlo detto a qualcuno ti espone a mantenere la parola.
E se non va? Si, potrai essere l’amico dalla bocca larga, ma
non sai mai cosa potrebbe accadere.
E dopo questo flusso di coscienza un po’ sconclusionato,
Buona vita!