Beyond Meat: la carne oltre la carne, senza animali, solo vegetali
Buongiorno Buongiorno!
Oggi torniamo a parlare di cibo.
Ma prima, un passo indietro.
Chi di voi ha mai sentito parlare del Dr. Oz? Conduce il Dr.Oz Show su La7d. Io l’ho scoperto tempo fa, tramite mia mamma, credo.
Io di solito non mi avventuro su quei canali del digitale
terrestre.
Fatto sta che in questi mesi l’ho riscoperto e ogni mattina
mi vedo un episodio.
Oggi, puntata del 2017, si parlava di un programma alimentaredi 21 giorni, principalmente a base vegetale, per dare una scossa alla salute,
perdere peso e stare meglio.
Little did I know, quando ho acceso la TV mi sono persa l’inizio
della puntata in cui ho scoperto che si parlava di carne da proteine vegetali.
Wait, What?
Io ho subito pensato a Beyond Meat, di cui ho già sentito
parlare, ma di fatto non so nulla.
Così sono andata a pescare la puntata
online. E' mind blowing…. Non saprei come
altro descriverla.
Dr. Oz Show |
Beyond Meat è una startup della Silicon Valley il cui
obiettivo è quello di creare un prodotto come la carne, che contenga gli stessi
elementi nutritivi, ma senza passare attraverso gli animali.
Originariamente gli animali mangiano vegetali, che tramite
la digestione e la crescita dell’animale diventano muscoli e quindi carne.
Se togli gli animali rimani con i vegetali.
Tra tutti i vegetali a Beyond Meat hanno puntato sulla
coltivazione dei piselli.
Da questi estraggono le proteine in polvere, le mescolano
con acqua, aggiungono il succo di barbabietola per dare l’idea del sangue,
aggiungono olio per dare la parte di grasso, spezie e aromi per il sentore di
carne.
Mescola qui, impasta li e hai ottenuto un hamburger.
Se si guarda da un punto di vista nutrizionale, tra burger Beyond e burger normale, le calorie
sono simili, il grasso e le proteine sono simili.
Ovviamente non c’è
colesterolo perché è tutto vegetale, e il ferro è doppio.
Sicuramente non contiene antibiotici ne ormoni.
Per scelta,
poi, è senza soia, senza glutine, e senza OGM.
Da un punto di vista di impatto ambientale, coltivare
piselli richiede meno acqua che allevare bestiame, vengono emessi molti meno
gas inquinanti nell’atmosfera (questi benedetti Green House Gas, GHG,che in un esame
mi hanno mandato in panico) e in generale si risparmia energia.
Ora.
Il mio cervellino si trova un po’ a valutare la situa in
questione così:
- Ok, da un punto di vista nutrizionale è un’alternativa veg validissima alla carne.
- A quanto pare per consistenza e gusto è talmente simile alla carne che non ha senso confrontarla con i burger veg che si trovano ora in commercio.
- Non sono coinvolti animali che vivono in condizioni disumane solo per un fine nostro.
- Non inquina l’ambiente come un allevamento.
- E' però un prodotto molto lavorato e raffinato. Potrebbe andare contro il pensiero di mangiare veg e il più possibile vicino a quello che ci fornisce madre natura
- Parlando di prezzo di acquisto, papà Google dice essere più costoso anche della carne da allevamento biologico e da animali alimentati a erba. Indubbiamente c’è ricerca e lavorazione da sostenere dietro ad un burger Beyond.
Se però si riesce ad ottenere un alimento buono, nel senso
lato del termine, io ogni tanto un investimento ce lo farei.
Nel senso che acquisterei più che volentieri un prodotto del
genere a sostegno della causa che ci sta dietro.
Beyond Burger |
Si può
essere d’accordo o meno.
Capisco che come la carne ci sia solo la carne e che tutte
queste alternative non siano degne di essere considerate o chiamate sostituti
della carne.
È anche vero, però, guardando lo schema più grande, che gli
allevamenti inquinano e per soddisfare la domanda di carne si sono create delle
condizioni non proprio rosee attorno agli animali.
Con questo non sto dicendo di non mangiare carne ne tanto
meno giudico qualcuno per la sua scelta.
Io non mangio carne. A casa non entra da qualche anno,
ormai. E nemmeno mi fa voglia al supermercato quando la vedo.
Se però a capodanno ho voglia del cotechino con le
lenticchie e i crauti, oppure se esco a mangiare e vedo in menù la tartare non
ci penso due volte.
Ovviamente qui in Italia, ma che dico, qui a Venezia, chissà
se mai e quando mai arriverà Beyond Meat sui nostri scaffali.
Spero come sempre di avervi fatto scoprire qualcosa di nuovo
e interessante.
Until next time,
Buona vita!