6 tipi di fame determinano il nostro comportamento alimentare. Riconoscerle per combatterle
Buongiorno Buongiorno!
In pieno spirito primaverile, grazie alle belle giornate di sole che ogni tanto spuntano come un regalo, stavo facendo ordine in camera.
Ordine!
Quando si tratta di mettere via o buttare via per lasciare posto al nuovo o semplicemente per “alleggerire” l’ambiente in cui ci troviamo e di conseguenza alleggerire noi stessi, beeeeh, non ho rivali.
Servono … sia praticamente che non.
Diciamo che entro facilmente in modalità Zuckerberg e la sua maglietta grigia.
Tutto questo per dire che ho ritrovato un foglio in cui mi ero appuntata 6 tipi di fame in cui mi ero imbattuta.
Avevo già parlato in passato della fame emotiva o nervosa.
Oggi ampliamo un po’ il campo.
È interessante sapere che abbiamo diversi tipi di fame e da cosa sono provocati. In questo modo riusciamo a capire di cosa abbiamo realmente bisogno.
Riusciamo anche a renderci conto che mangiare non è sempre la soluzione. Non sia mai che poi, con qualche accorgimento, riusciamo anche a perdere un po’ di peso.
Cominciamo.
1. Fame normale – nutrizionale
È l’unico vero tipo di fame che abbiamo.
È una sensazione che cresce con il tempo e che ci spinge a pensare al cibo in modo calmo e tranquillo.
È il tipo di fame che è stato con noi e sarà con noi per sempre, per permetterci di vivere.
Mangiando un pasto bilanciato, con il giusto quantitativo di proteine, carboidrati e grassi, riusciamo a mettere fine a questa fame.
Quando seguiamo una dieta, un regime alimentare, o uno stile di vita, questo tipo di fame dovrebbe essere l’unico che proviamo.
Se invece abbiamo qualche forte impulso verso un alimento, allora vuol dire che qualcosa non funziona nel verso giusto. Per questo, continua a leggere.
2. Fame per acqua – sete
Come la fame normale, la fame per l’acqua è un bisogno che cresce gradualmente.
I nostri livelli di acqua diminuiscono lentamente nel tempo.
Quando siamo leggermente disidratati, ma non abbiamo sete, il nostro corpo ci fa pensare di avere fame in modo da ripristinare i livelli ottimali di acqua.
Quando abbiamo sete, invece, vuol dire che abbiamo già raggiunto un livello limite di carenza di liquidi e siamo disidratati.
Perché confondiamo sete per fame?
Perché i nostri antenati, cacciatori-raccoglitori, si dissetavano ricercando frutti ricchi di acqua, non avendo il rubinetto sotto una roccia, dovevano ingegnarsi.
Bere regolarmente durante la giornata piccoli quantitativi di acqua ci permette di ovviare al problema.
3.Fame cellulare
È un tipo di fame che si sviluppa a livello cellulare poco dopo che abbiamo mangiato un pasto. È una fame biochimica che si presenta come voglia di zucchero.
Funzionando le nostre cellule a glucosio, la forma più rapida per ricavare energia è lo zucchero. Zucchero che nelle forme più facilmente disponibili sta nei dolci e nei carboidrati.
È una sensazione di fame violenta, improvvisa e difficile da ovviare.
Questo perché il nostro pasto non ci ha apportato la giusta quantità di nutrienti di cui abbiamo bisogno.
4. Fame da ridotto glucosio nel sangue
Quando durante la giornata il livello di glucosio nel sangue scende in modo rapido ben sotto la soglia normale, si attiva il sistema endocrino producendo ormoni che serviranno a ripristinare la normalità.
Questa fame si presenta come voglie e impulsi forti, difficili da ignorare. Il nostro corpo viene sottoposto a stress. Stress perché se il nostro cervello non riceve abbastanza zucchero, potrebbe non funzionare al massimo e portarci in una condizione di “pericolo”. Sempre se pensiamo alla storia dei nostri antenati.
Se durante la giornata consumiamo di frequente cibi che alzano di molto la glicemia e rendono instabile la glicemia, questa alternanza di alti e bassi ci renderà martiri della “fame” e cercheremo sempre qualcosa da mangiare.
Se invece facciamo affidamento su cibi che sono il più naturali possibile, il livello di glucosio nel sangue rimarrà abbastanza costante nella giornata.
5.Fame per varietà
È un tipo di fame che deriva dal fatto che abbiamo bisogno di una larga varietà di nutrienti, macro e micro, per stare bene.
Abbiamo quindi bisogno non solo di diversi cibi che ci portano i nutrienti, ma anche di consistenze, di gusti, di emozioni e soddisfazioni.
Provare piatti nuovi, nuove cucine, nuove tecniche di cottura … tutto aiuta!
6.Fame emotiva
È il tipo di fame a cui ho dedicato un post in passato.
La fame emotiva deriva dall’aver collegato cibo ed emozioni, provocando, in alcuni casi, disturbi alimentari e dipendenze.
Al giorno d’oggi l’industria ha ben capito come funziona questa relazione cibo-emozione e ha studiato prodotti che ci appagano istantaneamente e momentaneamente, facendoci sentire in modo diverso e migliore rispetto al nostro stato attuale.
Per questo bisogna cercare un altro stimolo per cambiare come ci sentiamo.
E dato che il mondo è bello perché è vario, ognuno di noi ha una biochimica diversa. Ognuno di noi sperimenta la fame in modo diverso.
C'è chi può essere più … passatemi il termine, non riesco a trovarne uno che non abbia una connotazione negativa/malata, … “soggetto” alla fame emotiva, piuttosto che a quella da ridotto glucosio nel sangue.
Per questo le persone attorno a voi potrebbero non capire quello che provate.
Con uno stile di vita corretto, una alimentazione ricca e varia e buone abitudini, la maggior parte di queste “fami” può essere tenuta a bada, lasciandoci solo con la fame vera che ci permette di sederci a tavola e gustarci un bel pasto in tranquillità e serenità.
Spero di avervi lasciato una pulce nell’orecchio che vi farà riflettere la prossima volta che mangiate una fetta di torta, un pacchetto di patatine o cercate un cubetto di cioccolata.
Buona vita!