25 dicembre 2016

Ite, Pero Misso Est

Pero Misso: non un prete in missione spirituale, ma bensì un frutto antico!

Benvenuti nel mio blog anche nel giorno di Natale! 
Ebbene sì, nulla ci può fermare, nemmeno un titolo che cerca di essere colto evocando il latino e presentando al tempo stesso l'argomento di oggi.
Grazie per aver dedicato 5 minuti del tuo tempo prezioso a leggere questo breve post.
Essendo il periodo delle feste di Natale in cui “tutti siamo più buoni”, volevo approfittare per ringraziarti davvero tanto per aver passato quest’anno in mia compagnia la domenica. 


Le virgolette per me sono superflue, ma sembra che ci ricordiamo di essere buoni solo quando è Natale, ma essere una persona decente tutto l'anno è assolutamente gratis.

Perché è già passato un anno da quando ho deciso di aprire questo blog dopo un interessante intervento cui ho assistito a lezione. 
Per festeggiare quest’anno assieme avrei voluto offrirti un codice sconto speciale magari per acquistare della frutta secca o dei superfrutti online, dato che abbiamo visto che fanno molto bene. 
Purtroppo non ne sono stata in grado, principalmente perché non so come funzioni … sono io che chiedo un codice sconto e nel frattempo faccio loro pubblicità o sono loro che si mettono in contatto con me quando il mio blog ha abbastanza visitatori?! Lo scopriremo semmai con il tempo.

Accetta quindi solo il mio grazie virtuale e un abbraccio.

Ora però siamo qui per svagarci e magari imparare qualcosa di nuovo, ma sono anche le vacanze di Natale. 
Sono qui che mi scervello per fare qualcosa di originale e in tema vacanze, ma … avete idea di quanto sia difficile essere originali al giorno d’oggi? Spiegare la storia e la tradizione del Natale? Ogni anno è sempre quella. Proporre ricette di Natale sane, alternative ma gustose? Il mondo ne è già pieno, grazie a persone più competenti di me in materia e poi io ho sempre detto che questo non sarebbe stato un blog di cucina. 

Quindi, la domanda rimane sempre quella, cosa posso fare di nataliziosamente originale? 

Beh intanto ho messo la neve, e questo è stato un passo in avanti, dato che nessun gadget funzionava. Ma da un punto di vista di contenuti? Buio profondo, o nebbia fitta in caso vivessi anche tu nella pianura padana, o neve alta se da te sta nevicando! 

Così, in barba alle convenzioni sociali, ho deciso di trattare questo come un giorno qualsiasi, perché volendo ogni giorno è un giorno speciale.

Oggi ti parlo del Pero Misso della Lessinia. Non è né un frate in missione spirituale, né una particolare razza di cane. 
Pero Misso della Lessinia - Slow Food

È un presidio Slow Food. È una particolare varietà di pera originaria della Lessinia, una zona delle Prealpi situata per la maggior parte nella provincia di Verona e in parte nella provincia di Vicenza e di Trento. 
In quanto presidio Slow Food, non può essere che un prodotto di nicchia. Si pensa esistano solo 200 alberi. 

Il nome, Pero Misso, è tipico veronese e quindi veneto. Pero per indicare il frutto pera, se non si fosse capito; misso vuol dire frutto eccessivamente maturo, quindi di colore scuro e consistenza molle. Infatti, questa varietà di pera ha polpa e buccia marrone e la polpa ha una particolare consistenza, un misto di molle e croccantino. Solo quando presenta queste caratteristiche, è pronta per essere consumata. 
Il processo che porta a questa trasformazione di sovra maturazione, è chiamato ammezzimento. In pratica il frutto viene raccolto quando è verde e solo leggermente rossastro. Viene messo in un posto buio, in un ripiano in cui ogni frutto è distanziato dall’altro e si lascia che la magia della natura faccia il suo corso. Quando la maturazione procede in questo modo, diminuisce la quantità di tannini, le molecole che allappano la bocca, e aumenta la quantità di zuccheri; cambiano il colore della buccia e della polpa diventando marrone.

Confettura di pero Misso - Foto non mia -
Sul più bello che volevo fare la foto della polpa bella marrone,
scopro che mia mamma ha mangiato l'ultimo pero che avevamo a casa!
La raccolta va da novembre a febbraio, ecco perché ve ne parlo adesso. 

Io ho avuto l’occasione di scoprire questo pero la settimana scorsa, quando a un evento Slow Food a Mestre è stato presentato il libro Il senso della Lumaca.

Mangiando questo frutto si capisce che appartiene a una varietà antica perché la polpa presenta dei granuli più duri, tipica appunto delle varietà di una volta.
Questo pero sembra essere ottimo da cotto, in piatti sia dolci sia salati, come tortelloni, confetture, accompagnato al cotechino, visto il momento; ma anche crudo come una comune pera si fa apprezzare. Forse con la cottura si è più agevolati perché il colore particolare e la consistenza passano in secondo piano, essendo il frutto cotto. Magari da mangiare crudo le persone si possono far ingannare dall’aspetto e dalla consistenza per cui il frutto non raggiunge nemmeno la bocca e viene scartato a priori.
Io l’ho mangiato solo crudo, e devo dire che non ho fatto follie. Cioè, l’ho mangiato, bene, ma non è una di quelle cose che mangerei ogni giorno come magari una comune pera. Ma è solo questione di gusti. Questa ad esempio ha un misto di agrodolce che deve piacere. La consistenza, se può tornarvi utile, assomiglia a quello di un nashi, la mela-pera, altro non è che una pianta di origine asiatica.

Voi l’avevate mai sentito questo pero misso? O ancora, avete mai avuto la fortuna di mangiarlo in qualche particolare preparazione?

Beh, oggi lezio brevis, dato il Natale. Quando ero alle superiori ed era l’ultima settimana di lezione, non aspettavamo altro che entrasse il bidello brandendo la circolare in cui si annunciava lezio brevis l’ultimo giorno. Così oggi vi restituisco il piacere!

Non mi resta che augurarvi buone feste, augurarvi di passarle in compagnia di persone a voi care; non fatevi troppe paranoie su quello che andrete mangiando, sono le feste che vengono una volta l’anno e toglietevi tutti gli sfizi che avete, perché è peggio rimanere con il rimorso che non aver mangiato quella fetta di panettone o di cotechino, che fino al prossimo anno vi dovrete tenere.
Buona vita!!