Quando la noce sa di sciroppo d’acero
Mirë se vini caro lettore! Dopo gli ultimi post in cui
abbiamo parlato delle pepite di pollo e della cura per i capelli, oggi ho
deciso di riportare l’attenzione su un prodotto alimentare. Parleremo infatti
di noci pecan. Le conoscete già? Io personalmente le avevo già viste e sentite
nominare, ma non le avevo mai assaggiate fino a qualche settimana fa. Infatti,
dopo aver appurato che fossero buone, ho deciso di parlarvene. All’apparenza
queste noci sono simili a quelle a cui siamo abituati noi, sono solo più lunghe,
più strette e più scure … ma cos’hanno di uguale allora?
Noce pecan a sinistra, noce comune a destra |
La noce pecan, in quanto noce, è un frutto secco oleaginoso, quindi contiene elevate quantità di grassi, infatti come possiamo vedere, su 100 grammi di prodotto, 71.9 gr sono di grasso; seguono i carboidrati che sono 14 gr, abbiamo infine 10 gr di fibra e 9 di proteine.
Essendo un prodotto di
origine vegetale, non ci trova colesterolo; i grassi sono principalmente
monoinsaturi – acido oleico - e polinsaturi – acido linoleico -, quindi sono
grassi buoni per il nostro organismo. per quanto riguarda i micronutrienti, ci è magnesio,
manganese, fosforo, zinco, tiamina, ferro, vitamine B.
Valore
nutrizionale per 100 gr.
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Energia
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691 Kcal
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Carboidrati
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13.86 g
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Proteine
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9.17 g
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Grassi
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71.9 g
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Saturi
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6.18
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Monoinsaturi
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40.80
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Polinsaturi
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21.62
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Colesterolo
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0 mg
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Fibra
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9.6 g
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Come ormai abbiamo imparato, i grassi mono e poli insaturi
fanno bene al nostro sistema cardiovascolare, riducono i livelli di colesterolo
cattivo nel sangue e hanno un effetto antiossidante.
Altri benefici che derivano dal consumo delle
noci pecan si possono avere a livello dell’intestino, grazie all’elevato
contenuto di fibre che aiutano a regolare la digestione; a livello del sistema
nervoso perchè i nutrienti contenuti nelle noci pecan sembrano ritardare o
inibire l’invecchiamento delle cellule neuronali.
Ricordiamo che le noci sono
altamente caloriche, quindi, nonostante i benefici che si possono avere, come
sempre, non bisogna abbondare.
Queste noci non sono molto conosciute in Italia, infatti non
sono di facile reperimento nei negozi, ma online si trovano facilmente. Queste noci
si possono tranquillamente usare al posto delle nostre noci nelle varie
preparazioni dolci o salate. Sono ottime tagliate a pezzettini nello yogurt o
nell’insalata perché aggiungono quel tocco croccante in più. Se aggiunte a
preparazioni salate che coinvolgono la zucca o i funghi aggiungono quel tocco
in più e lasceranno tutti i commensali felicemente stupiti.
Pecan Pie con gelato alla vaniglia |
In America però, dove queste noci sono
originarie, è usanza fare la pecan pie, ovvero la torta con le noci pecan. Non l’ho
mai fatta ne mai mangiata, ma l’ho vista fare a masterchef US; non è altro che
una crostata farcita con un composto di noci pecan, sciroppo d’acero, burro e
zucchero. Deve essere una bomba! In tutti i sensi, bomba in quanto buona da
mangiare e bomba calorica. Sembra proprio una di quelle torte comfort food da
mangiare tiepida in autunno, al pomeriggio con una tazza fumante di te e magari
una pallina di gelato alla vaniglia accanto per dare contrasto caldo / freddo e
perché ci sta semplicemente bene.
Ora che abbiamo risolto tutti i dubbi gastronomici e non
solo, è curioso conoscere un po’meglio questo frutto, che ne dite? È sempre
interessante conoscere qualcosa in più e non sia mai che un giorno potrà
tornarti utile quello sforzo minimo che hai fatto per approfondire un
argomento.
Le noci pecan sono originarie del sud degli Stati Uniti e li
sono conosciute dal 1500! I nativi americani le chiamavano pecan, una parola generica
che indica un qualsiasi frutto che deve essere rotta con una pietra. Non appena sono arrivati i coloni spagnoli,
anche questi sono entrati in contatto con questo particolare frutto secco
oleaginoso e super ricco di calorie che non per altro era una delle principali
fonti energetiche per i nativi americani e dli aiutava a superare i rigidi inverni. Gli spagnoli chiamarono questo frutto
“la noce con le rughe” proprio per il suo aspetto rugoso.
In origine questa pianta è selvatica, ma sembra che gli spagnoli e i francesi attorno al 1600-1700 siano stati i primi a domesticare questa pianta provando quindi a coltivarla. Gli indigeni americani hanno però insegnato ai coloni come raccogliere e conservare questo frutto prezioso. Va da se che gli spagnoli hanno quindi provveduto a commerciare questo frutto in Europa, Asia e Africa. Al giorno d’oggi gli stati che coltivano la maggior parte delle noci pecan sono Georgia, Texas, New Mexico, Arizona, Louisiana, Oklahoma, Alabama, California, Florida, Kansas, Mississippi, Tennessee, Hawaii. Al di fuori dell’America, questo albero è coltivato anche in Argentina, Australia, Brasile, Cina, Israele, Messico, Peru, e Sud Africa.
Noce pecan |
In origine questa pianta è selvatica, ma sembra che gli spagnoli e i francesi attorno al 1600-1700 siano stati i primi a domesticare questa pianta provando quindi a coltivarla. Gli indigeni americani hanno però insegnato ai coloni come raccogliere e conservare questo frutto prezioso. Va da se che gli spagnoli hanno quindi provveduto a commerciare questo frutto in Europa, Asia e Africa. Al giorno d’oggi gli stati che coltivano la maggior parte delle noci pecan sono Georgia, Texas, New Mexico, Arizona, Louisiana, Oklahoma, Alabama, California, Florida, Kansas, Mississippi, Tennessee, Hawaii. Al di fuori dell’America, questo albero è coltivato anche in Argentina, Australia, Brasile, Cina, Israele, Messico, Peru, e Sud Africa.
In America questo frutto era talmente radicato nella
storia della nazione, che sembra che anche i presidenti Thomas Jefferson e George
Washington avessero una coltivazione di alberi da pecan nel loro giardino.
Nel 1900, in governatore del Texas chiese che alla sua morte venisse piantato
un albero di pecan al posto della lapide in modo che questo albero potesse dare
origine ad altri alberi. Così è stato tanto che il Texas ha riconosciuto l’albero
delle pecan come albero simbolo dello stato.
Frutto noci pecan - drupa - |
Esistono più di 500 cultivar di pecan.
L’albero comincia a
produrre i frutti in primavera e solo in autunno arriveranno a maturazione. La raccolta
avviane da ottobre a dicembre. Le noci saranno fatte seccare in modo che la
polpa si possa eliminare e, riducendo quindi l’umidità, che la noce si possa
conservare a lungo. Botanicamente parlano la noce pecan è una drupa, come le
altre noci, ma abbiamo visto come anche l’oliva, la prugna. Ovvero sono i
frutti che sono formati da un unico seme legnoso, all’interno del quale si
trova quella che noi conosciamo come noce.
La pronuncia di questo frutto è pican.
Spero di avervi aperto gli orizzonti su un nuovo alimento. Buona vita!!