Dolcificanti ed edulcoranti: cosa sono, dove si trovano, quanti ce ne sono, come li riconosco
Część, ovvero ciao, in polacco :)
Il tema di oggi sono gli edulcoranti artificiali, ovvero tutti i
sostituti dello zucchero che troviamo nei prodotti confezionati.
Gli edulcoranti, o dolcificanti, per definizione sono sostanze
utilizzate per addolcire alimenti o altri prodotti destinati all’uso orale,
come colluttori o farmaci. Alcuni edulcoranti si trovano in natura, altri sono
prodotti artificialmente in laboratorio.
Canna da zucchero |
Dolcificanti in bustina |
Come tutte le sostanze non naturali e di origine industriale, c’è sempre grande controversia sul fatto che facciano bene o meno alla nostra salute. Al momento non ci sono studi che mostrino la loro nocività, questo non vuol dire che facciano obbligatoriamente bene, anche se abbiamo visto che possono essere utili in alcuni condizioni. Non è bene però assumere in grandi quantità quotidianamente dei prodotti che contengano questi edulcoranti artificiali, per quanto non abbiano calorie, perché abituano il nostro palato ad un grado di dolcezza eccessivo, che riusciamo a raggiungere solo con elevate quantità di zucchero da tavola. Quindi dovremo mangiare più zuccheri naturali, calorici, per ottenere il nostro grado di dolcezza, e questo comporterebbe al lungo andare un aumento di peso.
DOLCIFICANTI
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POTERE DOLCIFICANTE COMPARATO ALLO ZUCCHERO =1
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Saccarosio
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1
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Fruttosio
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1.5
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Sorbitolo
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0.6
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Ciclammato
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30
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Saccarina
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400
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Acesulfame k
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200
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Aspartame
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200
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Stevia
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300
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Neoesperidina
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1500
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Taumatina
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2500
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Tagatosio
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0.9
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Alcuni esempi di dolcificanti artificiali sono aspartame, acesulfame k,
ciclammato, saccarina, neoesperidina, taumatina, tagatosio. Ognuna do queste
molecole, ha un retrogusto particolare, che dipende appunto dalla sua
composizione chimica. Ecco perché spesso vengono usati con combinazione per
bilanciare i vari retrogusti e a seconda delle loro caratteristiche chimiche.
La saccarina è un dolcificante sotto forma di polvere bianca
cristallina che ha avuto un grande successo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Questo dolcificante ha un retrogusto metallico. Per ridurre questo benedetto
retrogusto, la saccarina viene utilizzata assieme al ciclammato, una
molecola derivante dai Sali di sodio e di calcio.
La neoesperidina è ottenuta dagli scarti della lavorazione degli
agrumi, infatti viene estratta dall’albedo, la pellicina bianca che riveste gli
agrumi.
La taumatina, come ricorda la parola, è una molecola simile ad
una proteina naturale ed è estratta da un frutto di origine africana.
Dopo questa carrellata, arriviamo infine al tagatosio, un
dolcificante ottenuto industrialmente dalla fermentazione del lattosio.
Per ogni dolcificante, naturale o artificiale che sia, è stato
introdotta una dose giornaliera accettabile, DGA, o chiamata anche Acceptable
Daily Intake, ADI, ovvero la quantità tollerabile che un uomo ha di una
determinata sostanza, in relazione al suo peso, senza sviluppare effetti
avversi secondo lo stato attuale delle conoscenze.