Impacto Training: il programma ad alta intensità rapido, efficace, divertente e diversificato arriva a Venezia
Hey guys!!
Buongiorno e buon lunedì a tutti. Oggi il post scala di un giorno perché ho pensato di portarvi qualcosa di diverso, un resoconto di un evento a cui ho preso parte domenica. Da qui l’impossibilità di fare il post la domenica stessa.
L’avrete capito dal titolo, l’argomento è Impacto Training.
Qualche settimana fa la mitica Ire, ormai la conoscete anche solo di nome, ha trovato sul magico mondo di Facebook questo evento:
Un evento sportivo, per di più a Venezia … troppo bello per essere vero. E invece era verissimo!! Super gasate ci siamo iscritte. Allenamento all’aria aperta, con il sole primaverile … questo prima che la bora sferzasse le calli veneziane. Grazie al cielo domenica l’aria era scesa, il sole era spuntato bello forte, le temperature si erano alzate. La giornata era perfetta.
L’incontro è fissato per le ore 11 al Parco San Giuliano. Sappiamo che è aperto a tutti, indipendentemente dal livello di allenamento. Portare un tappetino e una bottiglia di acqua. Questo è tutto quello che sappiamo. Nessuna delle due ha indagato più a fondo su che tipologia di allenamento fosse. A corpo libero, ovviamente, fin qui c’eravamo.
Mentre aspettiamo, troviamo altre persone interessate a prendere parte all’incontro. Qualcuno che già conosceva questa tipologia di allenamento ci avvisa che sarà qualcosa di tosto: burpees, corsa, jumping jacks, flessioni … mica ginnastica per la terza età. QUESTE LE TESTUALI PAROLE.
Me le ricordo come fosse ieri. Eccetto che … ERA ieri.
Fabio Inka |
Al che, dopo un primo momento di “oh mamma dove ci siamo cacciate”, arriva l’allenatore, super in forma, magro e muscoloso, con il fisico di chi si allena ma non fa body building. Fabio Inka, è il nome, comincia a salutarci, a stringerci la mano e ci chiede subito come ci chiamiamo per instaurare un legame.
Dopo un po’ di presentazioni, troviamo il nostro posto sul prato e cominciamo con una corsa di riscaldamento. Segue qualche movimento dinamico di riscaldamento in coppia e poi, tirate fuori i tappetini gente.
Se non erro, abbiamo fatto 2 circuiti, con 4 esercizi ciascuno. Entrambi i circuiti ripetuti 3 volte.
Nell’ultima ripetizione il tempo di attività si riduceva di 10 secondi, quindi l’intensità aumentava.
Dovevi dare tutto quello che avevi in quei pochi secondi.
Tra un esercizio e l’altro c’era qualche secondo di recupero. Lo stesso anche tra un circuito e l’altro.
Con questa modalità di allenamento, alternando sforzo e recupero, si alza e si abbassa il battito cardiaco, permettendo al corpo di bruciare più calorie. Sia nel momento, che nelle ore successive. La magia dell'EPOC.
Associando un esercizio cardiovascolare ad uno di tonificazione, ci si assicura di consumare grasso e non andare ad intaccare la massa muscolare, che è quella che vogliamo tenere e sviluppare perché, come abbiamo visto, permette di accelerare il metabolismo.
Finiti i due circuiti, abbiamo fatto un altro giro di corsa, in cui alternavamo uno sprint a un ritmo più lento.
OGNUNO SEGUIVA IL SUO RITMO.
Non c’era competitività nell’aria, per cui dovevamo tutti essere i migliori, e se non riuscivamo a stare al passo facevamo brutta figura.
Tutto il contrario.
L’atmosfera era molto gioviale, allegra. Ognuno dava il meglio di se, qualunque fosse il suo meglio. E fidatevi, mettersi in gioco è molto meglio di stare a guardare per paura di non essere all’altezza.
Si rideva e scherzava, quando c’era il fiato per farlo. Fabio ci ha subito messi a nostro agio. E’ molto simpatico, con la battuta pronta. Ha proprio il carattere giusto per condurre un evento del genere, tenere alto lo spirito e l’energia.
Vi confesso che quando alla fine, dopo la corsa sprint, ha detto che era giunto il momento di fare stretching, un po’ ci sono rimasta male.
Ma come, è già finito?
Ecco quanto mi stavo divertendo, nonostante io e la corsa siamo su due pianeti opposti.
Eravamo un bel gruppetto, omogeneo, uomini, donne, di tutte le età e di diverso allenamento fisico. Tutti abbiamo chiesto che questa esperienza si ripetesse, e che diventasse un incontro mensile fisso.
Se siete interessati, tenete d’occhio la pagina Facebook di Impacto Training, magari un evento si terrà anche nella vostra città.
Tornando a quello che il signore ha detto all’inizio … non è ginnastica per la terza età, ero senza fiato anche io che bene o male mi alleno 5 giorni alla settimana. E io non sono certo una palestrata doc. ANZI.
Quando poi il giorno dopo ti alzi e hai DOMS ovunque, ecco che il buongiorno di vede dal mattino.
DOMS, ovvero Indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata, è il male da acido lattico post-allenamento.
E per quanto, ti ritrovi a fare alcuni movimenti dolorante, alla fine ti viene sempre da ridere. O almeno a me. Perché sono contenta di quello che ho fatto, so di essermi spinta a fare qualcosa di diverso.
Spero di averi incuriosito a provare qualcosa di diverso.
Questo tipo di allenamento è un approccio all’attività fisica perfetto per chi è alle prime armi, secondo me. Non c’è palestra, non ci sono pesi, non ci sono macchine, non ci sono body builder che ci possono intimidire e non ci sono occhi che ci possono guardare per traverso. Li si è tutti in gioco, e chi non si allena o fa finta, lo si vede subito.
Vi auguro una buona giornata stimolante, cari amici, e buona vita!
*Le immagini sono gentilmente offerte da Internet, io ero troppo occupata a godermi la giornata.