Combattere il grasso corporeo con il grasso alimentare: la dieta chetogenica insegna al tuo corpo a ricavare energia dal grasso e non dai carboidrati
Hey guys!
Siamo già a metà marzo, WHAT? Il tempo vola in modo incredibile, tanto vale cercare di viverlo al meglio. Al week end faccio baby sitter e, durante il riposino, cerco di imparare qualcosa di nuovo. Faccio questo guardando video TEDx, che sono brevi e, dovendo solo ascoltare, non faccio troppa fatica. Oltre a concentrarmi sulla crescita personale, gli argomenti che più m’interessano riguardano l’alimentazione, la salute e il fitness. L’avresti mai detto?
Qualche settimana fa mi sono imbattuta in questo video, in cui si spiega come combattere il grasso corporeo mangiando elevate quantità di grasso. Ora, abbiamo già parlato di cosa è il grasso, della sua importanza, e di alcune curiosità riguardanti il grasso.
Oggi voglio prendere spunto dal discorso TED e approfondire questo concetto. Di fatto parleremo della dieta chetogenica: un regime alimentare in cui la maggior parte delle calorie proviene dai grassi, e in minor parte da proteine. I carboidrati sono ridotti al minimo.
Attenzione: questa non è la dieta Dukan, la quale prevede che la maggior parte delle calorie provenga dalle proteine.
Lo sapevi che la dieta Dukan, viene considerata da Altroconsumo una delle 6 peggiori diete in circolazione?
Perchè sì a grasso e proteine?
Perché proprio questi due macronutrienti, grasso e proteine? Perché contengono elementi essenziali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare, e devono per forza essere assunti dall’esterno. Sto parlando degli amminoacidi essenziali e degli acidi grassi essenziali.
I carboidrati, per contro, non sono considerati un macronutriente essenziale. Il nostro organismo è in grado di produrre carboidrati a partire dalle altre sostanze che ha a disposizione attraverso un processo di gluconeogenesi.
Nonostante sia considerato non essenziale, l’INRAN suggerisce di far derivare una parte delle calorie giornaliere dai carboidrati. Il consiglio quindi è di non escluderli dalla dieta, anche perché qui abbiamo avuto modo di comprendere l’importanza dei carboidrati.
Torniamo a noi e alla dieta chetogenica.
Se il nostro corpo è in grado di produrre i carboidrati, che forniscono energia, tanto vale ridurli al minimo dalla dieta e concentrarsi su grassi e proteine. Nella dieta chetogenica, il 75% delle calorie proverrà quindi dai grassi, il 20% dalle proteine e il 5% restante da carboidrati.
Mi conviene sottolineare che si escludono i cereali. Frutta e verdura, nonostante siano carboidrati, sono ammessi perché contengono fibre e fitocomposti che aiutano a depurare l’organismo. Vedremo perché questo passaggio è importante.
Ricordiamo che i carboidrati sono la fonte principale di energia usata dal nostro organismo. Se eliminiamo questa fonte diretta di energia, il nostro corpo dovrà ricavare energia in un altro modo. Quale? Attingendo dai depositi di grasso. Ecco quindi che questa dieta è consigliata alle persone obese. Ma non solo.
Perché obese? Facciamo un passio indietro.
Dieta chetogenica per combattere l'obesità
Una persona è obesa quando accumula molto grasso corporeo bianco e rischia diabete e malattie cardiache.
Sembra essere stato riconosciuto che obesità e diabete di tipo 2 vadano di pari passo.
Il diabete di tipo 2 è il diabete dovuto alla resistenza all’insulina. In questo caso l’organismo produce insulina in quantità eccessiva. Dato che la funzione dell’insulina è quella di portare il glucosio del sangue nelle cellule, se viene prodotta troppa insulina, le cellule ricevono quantità eccessive di glucosio. Inevitabilmente questo eccesso sarà immagazzinato come grasso.
Regolando i livelli di insulina, si riesce a controllare l’obesità.
Per regolare la produzione di insulina, bisogna regolare la glicemia nel sangue. Bisogna fare in modo che questa glicemia rimanga costante nel tempo.
Ma se la glicemia varia a seconda della quantità di glucosio nel sangue, come la mantengo costante? Evitando i cibi ricchi di glucosio, quindi i carboidrati.
Ecco che arriviamo alla dieta chetogenica.
Il nostro corpo deve usare il grasso presente nel corpo e quello che ingeriamo per produrre energia. Questa trasformazione avviene nel fegato, dove le molecole ottenute che verranno utilizzate come fonte di energia sono chetoni.
Ora qui per me si apre una diatriba.
Chetoni si o chetoni no?
Io ho sempre saputo che un eccesso di corpi chetonici, grassi e proteine va ad affaticare i reni, rischia di aumentare il colesterolo e di ostruire le arterie. Ma è soprattutto l’affaticamento dei reni dovuto all’eccesso di corpi chetonici che mi turba. Essendo i chetoni degli acidi, si andrà ad abbassare anche il ph del sangue. Tutto questo quando i livelli di corpi chetonici sono molto alti.
Ecco che gli ortaggi giocano un ruolo importante. In questo regime alimentare bisognerà mangiarne in abbondanza perché andranno a regolare il ph dell’organismo e ad eliminare le scorie prodotte dalla gluconeogenesi.
Secondo il relatore TED, non esiste evidenza di questo danno all’organismo da corpi chetonici. Durante la presentazione mostra i risultati degli esami condotti su un suo paziente in cui si dimostra come tutti i valori incriminati sinao in realtà nella norma.
Il trucco sta nello scegliere fonti di grassi buoni, quindi grassi monoinsaturi. Rispettando questo piccolo dettaglio, la dieta chetogenica sembra essere valida e salutare.
Numerosi sono i sostenitori di questa dieta, che se fatta correttamente, quindi concentrandosi principalmente su un aumento di grassi e non anche di proteine, produce ottimi risultati a livello di peso corporeo.
I benefici si hanno anche per quanto riguarda la concentrazione, la memoria, la minore voglia di alimenti dolci e zuccherini, una maggiore sazietà, un invecchiamento ritardato.
La dieta chetogenica è di recente utilizzo per trattare alcune tipologie di cancro, il morbo di Alzheimer e l’obesità.
Perchè la dieta chetogenica per curare cancro e Alzheimer?
Le cellule cancerogene sembrano vivere grazie al glucosio ingerito. Eliminando le fonti di glucosio, le cellule cancerogene vengono tenute alla fame.
Il mordo di Alzheimer va a consumare il sistema nervoso. I grassi buoni sono essenziali per il buon funzionamento del sistema nervoso. Ecco che una dieta ricca di grassi andrà ad contrastare i danni provocati dall’Alzheimer.
Quando vedo i primi risultati?
Ci vuole tempo affinchè questa dieta produca i risultati aspettati, ovvero quelli di bruciare grasso. Questo perché per tutta la vita il nostro organismo, o meglio le nostre cellule, hanno usto come carburante il glucosio. Con la dieta chetogenica il nuovo carburante saranno i chetoni derivanti dalla conversione dei grassi.
Deve cambiare la configurazione delle molecole destinate alla produzione di energia, perché si passa da glucosio e chetoni.
Ci possono volere fino a 6 settimane perché il nostro organismo si adatti a questo cambiamento e cominci a produrre gli effetti desiderati.
Bisogna avere pazienza. Come per tutte le cose. Se cercate un risultato immediato, rischiate solo di fare malanni e di tornare facilmente al punto di partenza o peggio.
Chi va piano. va sano e va lontano |
Bisogna credere nel percorso che si è intrapreso e credere nella persona esperta che ci seguirà.
Io mi sono appassionata molto a questa tematica, e spero di avervi dato una ampia panoramica sull’argomento.
Sperando di avervi intrattenuto, vi auguro una buona vita!
PS. Mangiate avocado, frutta secca e condite i piatti con olio di oliva! ;)