31 dicembre 2021

Looking back to 2021

Una riflessione sul 2021: lezioni, pensieri e ...

Anche quest’anno siamo arrivati alla fine dell’anno, come ogni 31 Dicembre dall’introduzione del Calendario Gregoriano.

Questo è il periodo in cui ci si ferma a riflettere.

Si guarda indietro.

Sembra di no, ma 12 mesi e 365 giorni sono assai. Tante cose possono succedere.

Cose belle e meno belle.

Se anche l’anno scorso eri qui, sicuramente avrai visto le 20 lezioni imparate nel 2020.

Sarai anche a conoscenza della mia lista “Looking back to success” in cui stilo un elenco di tutte le cose accadute nell’anno che reputo un successo. È un valido aiuto nei momenti di sconforto, quando non credo tanto in me.

Quest’anno non so se ho 21 lezioni da portare a casa. So per certo che ho molte cose di cui essere fiera di me.

Vista la mia confusione nel mettere ordine e dare un filo logico all’articolo, credo che andrò a pensieri/riflessioni.

Si, mettiti comodo e accendi un cero che esca qualcosa di interessante da leggere.

A prescindere da quello che ti prefiggi, le cose vanno poi a modo loro

Vedi la mia recente esperienza a Roma. 
Mi ero promessa di andare li e portare a casa tutto quello che potevo. Inteso in termini di esperienza, informazioni, nozioni. 
3 mesi in cui dare il mio 100%. 

Non necessariamente prevedevo la costruzione di relazioni sociali. Insomma. Siamo li per 3 mesi, a studiare. Cosa vuoi mai. 
Saremo ognuno per conto proprio. Lo dicevo un po’ per proteggermi, perché poi io ci rimango male quando conosco qualcuno che poi devo salutare.

E come volevasi dimostrare, le amicizie sono state il fulcro dell’avventura che l’hanno resa unica e indimenticabile.

Lascio lì una parte di me, ma me ne torno arricchita.

Persone, persone, persone

La quantità di persone conosciute quest’anno non ha eguali. 
Dai clienti regolari al bar in cui lavoravo, ai colleghi di corso, ai ragazzi conosciuti tramite Yes Theory. 
Mai avrei pensato di conoscere e rimanere in contatto con persone così diverse per età, nazionalità e background. Eppure è proprio questo il bello. Ognuno ti fa scoprire qualcosa di nuovo sulla vita e su te stesso.

Mi sono veramente messa in gioco, sforzandomi di uscire dalla mia piccola bolla e impegnandomi a creare e mantenere relazioni. Forse non ci sono proprio riuscita come voglio credere, dovranno dirmelo gli altri. 
Io intanto ci provo.

Continua ad imparare

Alla luce di un master in Hotel and Tourism Management, e di quasi un anno di corsi di Mindvalley, posso assicurarti che continuare a imparare e migliorarsi è sicuramente sempre la scelta giusta
Non sarà mai facile. 
Perché richiede tempo, richiede fermarsi ed essere disposti a fare un passo indietro e magari mettersi in gioco. 
Soprattutto devi farlo per te stesso, non solo per avere un pezzo di carta o qualcosa in più da scrivere sul CV. 
Certo torna utile. 
Ma non basta.

Ci costruiamo la nostra fortuna

Unendo un po’ gli ultimi due concetti, mi viene da dire che quella che noi chiamiamo “fortuna” ce la costruiamo come conseguenza delle scelte che compiamo.

Le abitudini che decidiamo di adottare e le scelte che facciamo ci mettono in condizione di “favorire la fortuna”. Ci mettiamo in condizioni più favorevoli affinchè ci succeda qualcosa di buono quando non ce l’aspettiamo. 

Serendipity.

Ha senso? Non so se ha senso. Detto ad alta voce suona strano rispetto a quando era solo un mio pensiero. Sembra roba da fricchettoni.

Comunque…

                         

Dai una possibilità alle cose di cui sei scettico

Parliamo di libri e temi che mai avrei pensato mi interessassero, come Malala. Moooolto scettica. Biografia legata alla storia e alla realtà di una ragazza afgana. Sezione della libreria che normalmente salterei a piè pari.

Parliamo di film e serie tv italiane, come E’ stata la mano di Dio oppure Come stronzi restammo a guardare o ancora Strappare lungo i bordi. Io, a guardare produzione italiana, per di più in dialetto. Pfff.

Infine mostre fotografiche. Pagare il biglietto per vedere fotografie?! Quando si parla di Steve McCurry anche si, fidati.

Grazie a chi mi ha suggerito tutte queste cose.

Il bisogno di fermarsi e recuperare

A body in motion stays in motion, afferma la prima legge di Newton.

Non ti accorgi di essere stanco e aver bisogno di riposare fino a quando non ti fermi. Dice colei che dal 23 Dicembre che è tornata a casa, dorme in media 10 ore, passa dal letto al divano, e solo di recente ha ripreso a leggere romanzi non impegnativi perché fino a prima il cervello si rifiutava.

Bisogna ascoltare il proprio corpo e dargli quello di cui ha bisogno. Il bisogno di riposo non è da sottovalutare. Detto da una che si allenava 5 giorni a settimana, studiava, camminava, puliva e ancor prima lavorava…. Vuol dire tanto. Una volta che ti fermi fermi, riprendere non è semplice.

Sii gentile con il prossimo

Non è una novità in questi canali. Ricordati di chi è stato gentile con te, di chi ti ha aiutato, di chi era lì per te. Come ti ha fatto sentire? Credo bene.

Ecco. Replicalo.

You could make someone’s day.

E alla fine, se ci pensi, dove sei oggi, non è solo ed esclusivamente merito tuo. Qualcuno ti ha aiutato, a modo suo.

Non tutti siamo fatti per arrivare al vertice e dirigere. Ed è giusto così. Anzi, va bene così. Se tu sei felice dove sei, quello è l’importante.

Hai il diritto di dire No senza dare spiegazioni.

Always forward, never back.

Dal groviglio dei miei pensieri, ti auguro una buona fine anno.

Take care and may the odds be ever in your favor.