Quello che pensi di te stesso e quello che gli altri pensano di te. Sai quali sono i tuoi punti di forza e debolezza? Sicuro? Gli altri forse lo sanno meglio di te
Inizio Dicembre 2020, su Facebook trovo un post che inizia
così: “Esperimento personale: ho chiesto a 15 persone tra amici e colleghi, in
modo anonimo, quali pensano siano i miei punti di forza e debolezza. Il risultato
è stato sconvolgente.”
Affascinata da questo esperimento personale ho continuato a
leggere il post. Si racconta cosa è stato fatto, come, le domande e i risultati
ottenuti.
Alla fine, per chi vuole, c’è la possibilità di poter replicare
questo esperimento per se stessi. Basta lasciare un commento per ricevere in
privato le domande.
La fonte del post era affidabile.
La premessa era interessante.
In perfetto stile “uscire dalla zona di comfort” ho detto perché no?!
Ed eccoci qui.
Dopo 10 risposte ricevute, dopo aver fatto 2 nuovi amici e con
un sito web dedicato all’esperimento.
Ricordo che stiamo chiedendo a chi ci conosce meglio di
valutarci, di giudicarci e di dire quali sono secondo loro i nostri punti di
forza e le nostre debolezze. il tutto in modo anonimo.
Non è una cosa che fai a cuor leggero.
Non sai cosa ti torna indietro.
Potrebbe essere una doccia fredda o uno schiaffo in faccia perché
si mette in dubbio la tua persona.
Potrebbe essere una pacca sulla spalla o un caldo abbraccio perché
sono belle parole.
È presto detto.
Le risposte ricevute sono state confortanti e amorevoli. Tanto
che dopo aver letto tutte le risposte mi è scesa la lacrimuccia.
Detto da una che si commuove leggendo libri e guardando
serie tv ….
Perché alla fine di tutto emerge che siamo più competenti,
bravi e apprezzati di quello che pensiamo. Non ci diamo abbastanza credito. Spesso
siamo troppo rigidi e severi nei nostri confronti.
E questo divario di percezione tra chi crediamo di essere o
meglio tra come pensiamo di apparire e come appariamo veramente, è stato valido
sia per me, sia per le altre persone che hanno seguito questo esperimento.
E le persone erano molto diverse tra di loro. E diverse da
me.
Essendo già da qualche tempo interessata alla crescita e al miglioramento
personale, ero abbastanza sicura di cosa mi sarebbe tornato indietro da questo
esperimento.
Nonostante tutto, è stato piacevole. (Dopo aver superato la paura iniziale e il pensiero di essere giudicata per la richiesta di compilare il questionario...)
Questo piccolo esperimento mi serve come linea guida, come
pacca sulla spalla per quello che ho fatto, ma anche come stampella e supporto nei momenti in cui sono in difficoltà e mi mancano un po’ le gambe….quando non
so se ce la farò o no.
È la pacca sulla spalla e la mano incoraggiante quando ne
abbiamo bisogno.
È un po’ come la coperta di Linus.
Le persone possono essere più oneste e sincere nelle risposte perchè non ci
hanno davanti, non ci stanno guardando, non vedono come reagiamo ad ogni loro
singola parola.
Per questo ti consiglio di dare un’occhiata al sito dedicato
a questo Perception Gap Experiment.
Leggi le storie e le esperienze di chi ci ha preso parte.
Se vuoi una versione Bignami di tutto questo guarda questo breve video di uno dei partecipanti.
Alla fine, tutti ne abbiamo beneficiato in qualche modo.
È gratis, non costa nulla.
Le domande ci sono in diverse lingue.
Non hai proprio scuse!
Per quanto siamo unici e ognuno in diversi capitoli della
propria vita, siamo veramente tutti uguali.
Non sarei qui a raccontarvi tutto questo se non fosse per Armin,
che ha scritto il post su Facebook, che ci ha contattato e che ha creato il sito
per fare in modo che anche tu possa beneficiare di questo esperimento.
Quindi, cosa dici… è la tua volta?
Spero proprio di si!
Sono curiosa di sapere cosa ne uscirà dalle tue risposte 😊
Take care